Dal 2008 per la valorizzazione ambientale, la didattica e la sorveglianza di quest'area il Comune di Modena ha attuato un'apposita convenzione con il Corpo GEV di Modena.
Le specie arboree maggiormente diffuse sono: l'olmo campestre e l’olmo ciliato, Il pioppo nero, il salice bianco, Il ciliegio e l'acero con recenti inserimenti di noci, gelsi e frassini; tra gli arbusti: la berretta del prete, Il biancospino, il prugnolo, il ligustro e il sanguinello. tutte queste specie entravano nella composizione dei boschi planiziali padani. Sono inoltre presenti le specie erbacee tipiche degli ambienti delle siepi e dei margini boschivi, delle radure e dei prati quali i ranuncoli, il pié di gallo, il lamio, l’edera terrestre, il narciso.
L'area rappresenta un importante habitat per numerose specie di uccelli. Ne sono state censite 38 specie. Tra i più comuni il merlo, la tortora dal collare orientale, la capinera, la cinciallegra, la cinciarella, la ghiandaia, Il cardellino, il verdone, il pettirosso ed il verzellino. L'importanza del sito è confermata dalla presenza di alcune specie quali
l'averla piccola il torcicollo, l'usignolo e la rondine, un tempo assai diffuse ed ora rare a causa della rarefazione dell’habitat (campagne tradizionali, margine dei boschi, siepi. Sono presenti inoltre rettili ed anfibi come il biacco, la lucertola muraiola e campestre, il ramarro, il rospo smeraldino, la rana verde e diversi micromammiferi.
foto Claudio Santini e Fabrizio Desco
Nel corso degli anni, dal 1996 ad oggi, vi sono stati diversi interventi sviluppati nell'ottica di capire il significato ecologico dell'area, assecondando e correggendo se necessario l'ambiente formatosi dopo anni di abbandono elaborando un percorso didattico che ne guidasse in termini accettabili la sua evoluzione. Fu creato quindi un sentiero didattico principale che lambisce le zone interne meno accessibili e destinate alle attività di studio e osservazione in una sorta di laboratorio all'aperto. Gli ultimi interventi hanno permesso un ampliamento dell'area che ha raggiunto i 25000 metri quadri di superficie, l'estensione della rete sentieristica, la creazione oltre allo stagno permanente di un'area depressa periodicamente allagabile dalle acque meteoriche, l'inserimento di siepi perimetrali, un contenimento dei boschetti di olmo e l'introduzione di altre specie arboree autoctone. Date le caratteristiche dell'area, la manutenzione è ridotta al minimo e riguarda esclusivamente l'area dell'ingresso dotate di arredi, pannelli informativi, la casetta/ufficio e il percorso didattico.
A partire dal 2008 per la valorizzazione ambientale, la didattica e la sorveglianza di quest'area il Comune di Modena ha attuato un'apposita convenzione con il corpo GEV di Modena
Da Aprile a Ottobre
Apertura tutti i sabati dalle 15:00 alle 19:00
Chiusura nei mesi invernali da novembre a marzo
Chiusura estiva il mese di agosto
Possibilità di prenotazione visite guidate tutto l'anno contattando l'associazione GEV Modena. info@gevmodena.it
Il settore istruzione del Comune di Modena propone percorsi didattici per il secondo ciclo delle elementari e per le scuole medie. per le iscrizioni collegarsi al sito MEMO via Barozzi n. 172. Info 059 203432