Eco Fattoria Xixuau
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Sintesi del progetto:

Si intende creare una fattoria eco-sostenibile che permetta l'autosufficienza alimentare alla popolazione della Riserva Xixuau-Xiparina. Attualmente gli abitanti locali, avendo smesso di cacciare animali in accordo con l'Associazione Amazonia, vivono principalmente di pesca nei fiumi e coltivando alcuni prodotti in piccoli orti a livello familiare. La maggioranza dei prodotti alimentari di base vengono tuttora portati dalla città. Alimenti come riso, fagioli, ortaggi freschi, zucchero, caffe’, latte e carne vengono trasportati di mese in mese con il battello dell’Associazione (acquistato in parte con finanziamenti delle GEV) da Manaus distante 500 km.

La Riserva Xixuau, attualmente, copre 172.000 ettari e la popolazione umana che vi è presente e’ di circa 30 persone divise in sette famiglie. La maggior parte della riserva e’ quindi disabitata ed a tratti inesplorata, in quanto lo scopo della riserva è sempre stato quello di mantenere la zona, che ha un altissimo grado di biodiversità, la più intatta possibile. Gli insediamenti umani si trovano all'affluenza dei due fiumi Xixuau e Xiparina con il Rio Jauaperi e l’accesso alla terra della riserva e’ controllato solo in questi due punti. Nella zona di riserva tra questi due fiumi (distanti circa 25 kilometri) si trovano altri corsi d'acqua dove recentemente sono stati registrati casi di bracconaggio da parte di pescatori commerciali e taglio illegale di legname. E’ necessario quindi stabilire una presenza permanente di vigilanza favorendo l'insediamento di alcune altre famiglie, in queste zone della riserva.

La realizzazione di una piccola fattoria eco-sostenibile, a basso impatto ambientale, permetterà il sostentamento alimentare degli abitanti della riserva, incrementerà la vigilanza del territorio e favorirà inoltre la creazione di nuovi posti di lavoro che permetteranno a famiglie di caboclos locali di non dover emigrare in città.

La creazione della fattoria eco-sostenibile prevede  una serie di realizzazioni successive:

Il primo passo sarà la selezione di una zona di cosiddetta "terra preta", terra fertile che copre a zone intermittenti l’Amazzonia e dove e’ possibile coltivare. La riserva possiede diverse zone con queste caratteristiche. Dopo avere identificato l'area, che in ogni caso non sarà superiore a 5 ettari, circa 30 abitanti locali (caboclos) procederanno alla preparazione del terreno, che richiederà alcuni mesi, infatti questa operazione verrà fatta manualmente ed il legname che se ne ricaverà sarà utilizzato in parte per la costruzione delle due case per le famiglie che lavoreranno nella fattoria  ed in parte servirà a rifornire una piccola falegnameria cooperativa che l’Associazione intende stabilire nel vicino villaggio di Sao Pedro. Verrà effettuato sotto controllo un taglio selettivo di alberi già naturalmente danneggiati, senza quindi  arrivare ad un completo disboscamento, ma creando tra gruppi di alberi gli spazi necessari per il pascolo, i campi  e le colture in serra.

A circa sei mesi dall'inizio del progetto, quando l’erba sarà sufficientemente cresciuta, saranno immessi nelle aree di pascolo controllato (circa due ettari) animali quali paca, capre, maiali, volatili da cortile  e verrà compiuto un tentativo di allevamento di tapiri.

Verranno nel frattempo costruite le due case in legno con fondamenta e alcune parti in muratura. Due famiglie che abitano lungo il Rio Jauaperi si trasferiranno permanentemente nelle case costruite per lavorare nella fattoria, e potranno cogliere l’opportunità di mandare i loro figli alla nuova scuola multimediale (creata anche con il contributo delle GEV e della Provincia di Modena).

Nello stesso tempo verranno preparati campi per coltivare riso fagioli,  mais, caffè e canna da zucchero e verranno erette delle serre a copertura porosa che permetteranno la coltivazione di ortaggi, alcuni tipi di frutta e fiori da commerciare. Il tutto coprirà circa tre ettari e pannelli ad energia solare forniranno l'elettricità per le pompe idriche del sistema di irrigazione sia dei campi che delle serre. Le pompe funzioneranno diverse ore al giorno per i 5 mesi dell'anno in cui, a causa delle condizioni climatiche della regione centrale amazzonica, vi sono lunghi periodi virtualmente senza pioggia. L'energia fornita dai pannelli solari verrà inoltre utilizzata nella fattoria dalle due famiglie residenti per l'illuminazione e per la refrigerazione dei prodotti.

Tecnici dell’Embrapa (Istituto Brasiliano Agro-Pecuario dell’Amazonia) supervisioneranno la semina e l’introduzione di animali da allevamento.

Contatti sono stati presi per la partecipazione della Facoltà di Agricoltura Tropicale all’Università di Firenze e per i bisogni energetici con la Solar Electric Light Fund di Washington.  

Si prevede che la fattoria diventi autosuficiente in circa diciotto mesi.

La creazione della fattoria eco-sostenibile prevede una serie di realizzazioni successive:

Il primo passo sarà la selezione di una zona di cosiddetta "terra preta", terra fertile che copre a zone intermittenti l’Amazzonia e dove e’ possibile coltivare. La riserva possiede diverse zone con queste caratteristiche. Dopo avere identificato l'area, che in ogni caso non sarà superiore a 5 ettari, circa 30 abitanti locali (caboclos) procederanno alla preparazione del terreno, che richiederà alcuni mesi, infatti questa operazione verrà fatta manualmente ed il legname che se ne ricaverà sarà utilizzato in parte per la costruzione delle due case per le famiglie che lavoreranno nella fattoria ed in parte servirà a rifornire una piccola falegnameria cooperativa che l’Associazione intende stabilire nel vicino villaggio di Sao Pedro. Verrà effettuato sotto controllo un taglio selettivo di alberi già naturalmente danneggiati, senza quindi arrivare ad un completo disboscamento, ma creando tra gruppi di alberi gli spazi necessari per il pascolo, i campi e le colture in serra.

A circa sei mesi dall'inizio del progetto, quando l’erba sarà sufficientemente cresciuta, saranno immessi nelle aree di pascolo controllato (circa due ettari) animali quali paca, capre, maiali, volatili da cortile e verrà compiuto un tentativo di allevamento di tapiri.

Verranno nel frattempo costruite le due case in legno con fondamenta e alcune parti in muratura. Due famiglie che abitano lungo il Rio Jauaperi si trasferiranno permanentemente nelle case costruite per lavorare nella fattoria, e potranno cogliere l’opportunità di mandare i loro figli alla nuova scuola multimediale (creata anche con il contributo delle GEV e della Provincia di Modena).

Nello stesso tempo verranno preparati campi per coltivare riso fagioli, mais, caffè e canna da zucchero e verranno erette delle serre a copertura porosa che permetteranno la coltivazione di ortaggi, alcuni tipi di frutta e fiori da commerciare. Il tutto coprirà circa tre ettari e pannelli ad energia solare forniranno l'elettricità per le pompe idriche del sistema di irrigazione sia dei campi che delle serre. Le pompe funzioneranno diverse ore al giorno per i 5 mesi dell'anno in cui, a causa delle condizioni climatiche della regione centrale amazzonica, vi sono lunghi periodi virtualmente senza pioggia. L'energia fornita dai pannelli solari verrà inoltre utilizzata nella fattoria dalle due famiglie residenti per l'illuminazione e per la refrigerazione dei prodotti.

Tecnici dell’Embrapa (Istituto Brasiliano Agro-Pecuario dell’Amazonia) supervisioneranno la semina e l’introduzione di animali da allevamento.

Contatti sono stati presi per la partecipazione della Facoltà di Agricoltura Tropicale all’Università di Firenze e per i bisogni energetici con la Solar Electric Light Fund di Washington.

Si prevede che la fattoria diventi autosuficiente in circa diciotto mesi.

 

 

PROGETTO AMAZZONIA

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