LA CARTA EUROPEA DELL' ACQUA


   
       Il 16 maggio 1968 il Consiglio d'Europa ha approvato la Carta europea dell' acqua, di cui riportiamo il testo, che costituisce ancora oggi un documento di principi, fondamentale per una corretta politica locale e globale di protezione di una risorsa di importanza vitale.
Non c'è vita senza acqua. L'acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane. Le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili. E' indispensabile preservarle, controllarle, e se possibile, accrescerle. Alterare la qualità dell' acqua significa nuocere alla vita dell'uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono. La qualità dell' acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze delle utilizzazioni previste, ma deve specialmente soddisfare le esigenze della salute pubblica. Quando l'acqua, dopo essere stata utilizzata, viene restituita al suo ambiente naturale, non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati, che di questo ambiente potranno essere fatti.
La conservazione di una copertura vegetale appropriata, di preferenza forestale, è essenziale per la conservazione delle risorse idriche. Le risorse idriche devono formare oggetto di inventariato.
La buona gestione dell'acqua deve formare oggetto di un piano stabilito dalle autorità competenti. La salvaguardia dell' acqua implica uno sforzo importante
di ricerca, di formazione di specialisti e di informazioni pubblica. .
L'acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura. La gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro le frontiere amministrative e politiche. L'acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune che necessita di cooperazione internazionale.

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