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GIANT
OTTER XIXUAU PROJECT Ecologia
e etologia della lontra gigante (Pteronura brasiliensis) RESEARCH
PROPOSAL 2001 Emanuela
Evangelista, Associaçao Amazonia Ong, Rua Luiz Antony, 103 Manaus, Brasile Abstract La
lontra gigante (Pteronura brasiliensis) è la più grande delle 13 specie
di lontre viventi e uno dei maggiori predatori delle foreste tropicali del Sud
America. Appartenente alla famiglia dei Mustelidi, abita i corsi d’acqua e i
laghi dove vive in gruppi familiari dalla complessa struttura sociale. L’area
di distribuzione, che si estendeva un tempo dal Venezuela al nord
dell’Argentina, diminuì drammaticamente tra il 1950 e il 1970 quando il
commercio internazionale di pelli portò la
lontra gigante sull’orlo dell’estinzione. Oggi sopravvivono solo alcune
popolazioni isolate e l’Otter Specialist Group
dell’IUCN (World Conservation Union) ha inserito la specie nella categoria
endangered (= minacciata d’estinzione). La distruzione dell'habitat, la
deforestazione e la pressione antropica rappresentano le più gravi minacce alla
sua sopravvivenza. Pochi sono i dati finora raccolti sull’ecologia e il
comportamento della lontra gigante. La carenza d’informazioni sulla specie e
il rischio d’estinzione che essa corre, rendono prioritario lo sviluppo di
progetti di studio e di conservazione della specie, descritta peraltro come un
importante indicatore ecologico dello stato delle foreste e dei suoi corsi
d’acqua. Area
di studio La
riserva ecologica dello Xixuaù-Xiparinà è situata 500 km a nord di Manaus, in
Brasile, a ovest del Rio Jauaperì, affluente del Rio Negro che segna il confine
tra gli stati di Amazonas e
Roraima. L’area è di proprietà dell’Associazione Amazonia, Ong con sede a
Manaus, che dal 1992 ha provveduto alla totale protezione della fauna selvatica.
La riserva confina a nord con il territorio degli indios Waimiri-Atroari che da
anni impediscono l’accesso delle imbarcazioni da pesca nelle acque dell’alto
Rio Jauaperì contribuendo così alla preservazione dell’area. L’intera
riserva si trova a circa 30m sul livello del mare, misura 172mila ettari ed è
in gran parte ricoperta da foresta primaria. Poiché durante la stagione delle
piogge (da marzo a settembre) il livello dell’acqua può salire anche di 12
metri la zona è caratterizzata da ampi tratti di foresta allagata e dalla
presenza di ristrette aree emerse di terra firme. La stagione secca (da
ottobre a febbraio) è caratterizzata
da precipitazioni esigue e il livello dell’acqua s’abbassa lasciando
emergere formazioni rocciose e spiagge fluviali. La temperatura media annua è
di 25° C. Virtualmente
disabitata, la regione ha una densità di popolazione umana inferiore all’unità
per km quadrato. Circa 30 persone, di cui più della metà sotto i 10 anni,
suddivise in 6 nuclei familiari, sopravvivono di pesca e agricoltura. Alcuni
sono impegnati come guide nell’attività turistica promossa
dall’Associazione Amazonia. Nel 1993 la popolazione di lontra gigante
residente nell’area è stata oggetto di uno studio a breve termine condotto
dall’Inpa di Manaus (Instituto
Nacional de Pesquisa da Amazonia).
Poichè la specie risulta tra le prime ad abbandonare
le regioni degradate,
la presenza di numerosi gruppi familiari in loco è sintomatica di un’area
ancora poco alterata dal punto di vista antropico (Rosas, 1993). Obiettivi Al fine di fornire dati utili allo svolgimento di programmi di gestione e conservazione, saranno raccolte informazioni sull’ecologia e il comportamento della specie attraverso lo studio di una popolazione in condizioni di assenza di disturbo antropico. Saranno studiati i seguenti aspetti:
dinamiche
di comportamento all’interno del gruppo familiare e tra gruppi distinti Materiali
e metodi -
Osservazioni dirette Gli
animali saranno osservati con l’ausilio di un binocolo 8x40 (Minolta, Activa)
e identificati tramite lo studio delle macchie subcollari, variabili da
individuo a individuo. Il pattner
distintivo sara’ filmato con una telecamera digitale (MV3 Canon) e, quando
possibile, fotografato (Nikon F60, 300mm Tamron, 500mm Tamron) e/o registrato su
apposite schede compilative tramite disegno di campo. Sarà redatto un
inventario degli individui con informazioni sul ruolo nella composizione del
gruppo, i ritmi di attività, il comportamento e, dove possibile, il sesso e la
classe di età. Per ogni osservazione saranno registrate la data, l’ora, il
luogo, le condizioni climatiche. Il progetto prevede appostamenti all’alba e
al tramonto nei pressi delle tane in uso e il monitoraggio quotidiano dei canali
fluviali al fine di individuare i gruppi nelle loro diverse attività. Gli
individui saranno seguiti a distanza (da 10 a 100 m) con una canoa di legno di 4
m di lunghezza e la loro posizione registrata con un Gps (12Etrex Garmin). Le
informazioni raccolte tramite Gps saranno riportate su mappa e analizzate
tramite un sistema geografico informativo. -
Osservazioni indirette Il
monitoraggio dell’area sarà condotto intensivamente lungo le sponde dei fiumi
e dei laghi alla ricerca di segni
della presenza della specie nell’area di studio. Ogni
campsite (area emersa di attività
giornaliera), latrina comunitaria e tana saranno localizzati su mappa (con
l’ausilio di un Gps)
e descritti in termini ecologici. Per ottenere dati sulle abitudini alimentari
della specie, saranno raccolti campioni fecali durante tutto il periodo di
campo, l’analisi del contenuto degli
spraints
sarà effettuata con il supporto del gruppo di ricerca coordinato dal Dr.
Fernando Rosas dell’Inpa (Istituto Nacional de Pesquisa da Amazonia) di
Manaus. Survey notturni saranno condotti al fine di verificare la presenza
nell’area del caimano nero, ritenuto un possibile predatore della specie (Brecht-Munn
& Munn, 1988). Periodo
di studio Dal 2 al 14 febbraio 2000 è stato effettuato un sopralluogo preliminare dell’area, seguito da un più esteso periodo di verifica delle caratteristiche della zona, condotto dal 20 ottobre 2000 al 24 febbraio 2001. In 114
giorni spesi nell’area d’indagine, 65 sono stati dedicati attivamente alla
ricerca dei gruppi familiari lungo i fiumi, per un
totale di 441 ore. 26 giorni sono stati utilizzati per un’indagine più ampia
dell’habitat e dell’ecosistema di foresta tropicale. Il lavoro ha portato
all’individuazione di 6 gruppi familiari per un totale di 27 individui, per 13
dei quali è stato possibile registrare il pattern distintivo. Dal 20
ottobre al 6 dicembre 2000 è stato compiuto il monitoraggio di un’area
interna ai confini della riserva e di un’ampia area esterna lungo il Rio
Jauaperì in direzione nord fino a Xiparinà, in direzione sud fino a Samauma e
verso est fino al lago Tucurà. Per ogni gruppo familiare avvistato sono state
registrate le coordinate geografiche e redatta una scheda compilativa contenente
un disegno di campo, informazioni circa l’habitat e il comportamento degli
individui e indicazioni supplementari quali data, ora, condizioni climatiche. In
tutta l’area d’indagine è stata registrata la posizione di tane, campsites,
resting place e dove possibile si è effettuata la raccolta di alcuni campioni
fecali. Dal 19
dicembre 2000 al 24 febbraio 2001 l’osservazione è stata ristretta a un solo
gruppo familiare. Lo studio ha permesso l’acquisizione di informazioni circa
il time-budget, le abitudini comportamentali, riproduttive e alimentari degli
individui osservati. Il gruppo Mpair (1:1:1) è costituito
da una coppia di adulti in età riproduttiva e un giovane nato nel periodo della
ricerca. È stata raggiunta una buona
familiarità con i due adulti di cui si conoscono oggi il sesso e alcune
caratteristiche morfologiche che ne permettono il riconoscimento anche senza
l’osservazione del pattern
subcollare. Nel corso della ricerca Mpair ha dimostrato di abituarsi
gradualmente alla presenza dei ricercatori, permettendo osservazioni
continuative delle diverse attività comportamentali
sia in acqua che sulla terra ferma per un totale di 25h 37’. Il
cucciolo è stato osservato nelle prime 5 settimane di vita, in 10 occasioni per
un totale di 1h 05’. È previsto un
secondo periodo di studio della durata di 12 mesi a partire da ottobre 2001. Specie
e Status (Mammalia,
Carnivora, Mustelidae,) La
lontra gigante Pteronura brasiliensis (Zimmerman, 1780) è endemica del
Sud America. Pochi sono gli studi realizzati sulla specie in ambiente naturale,
i lavori di Duplaix (1980, Suriname) e
Laidler (1984, Guyana) risultano unici nella letteratura rispetto all'ecologia e
al comportamento della lontra gigante. Altri studi
sono stati realizzati in Perù (Brecht-Munn & Munn, 1988; Schenk &
Staib, 1992; Staib & Schenck, 1994) e Brasile (Schweizer, 1992; Carter &
Rosas, 1997). Informazioni sulla dieta, la distribuzione e l’uso delle risorse
nella stagione delle piogge sono scarse
a causa delle difficoltà pratiche di seguire la specie in vaste aree allagate
(Carter & Rosas, 1997). Morfologia La lontra gigante è conosciuta con i nomi comuni di Giant otter (Inglese), ariranha (Portoghese), lobo del rio (Spagnolo). È la più grande delle quattro specie di lontra presenti in Sud America. La lunghezza totale del corpo varia da 1,5 m a 1,8 m (Harris, 1968; Duplaix, 1980), la coda, piatta e utilizzata in acqua come organo di propulsione, misura 45-64 cm. Il peso può variare da 25 a 32 kg. Ogni individuo può essere identificato dalla nascita attraverso un’ampia macchia subcollare, color crema, irregolare, altamente specifica. Distribuzione La
distribuzione originale della specie si estendeva in quasi tutto il Sud America,
dalla Guyana attraverso il Venezuela e la Colombia, a sud fino al nord
dell’Argentina e a ovest fino alle Ande (Harris, 1968; Emmons, 1997). La
caccia intensiva, destinata al commercio internazionale delle pelli, ha portato
la specie all’estinzione in alcune aree localizzate e drasticamente ridotto la
distribuzione originale. Non esiste una stima quantitativa delle dimensioni e
della densità di popolazione, le cifre conosciute provengono dal Suriname dove
Duplaix (1980) ha calcolato una densità di 1,2 individui per kmq di territorio
indagato. Brecht-Munn & Munn (1988) stimano che la popolazione attuale
raggiunga i 1000-3000 individui, anche se si tratta probabilmente di una
sottostima (Carter & Rosas, 1997). Nel solo bacino del Paraguai River in
Brasile, Scheweizer (1992) riporta la presenza di circa 500 individui. Ecologia e comportamento La lontra gigante è esclusivamente diurna e vive in gruppi di 3-9 individui, le cui dimensioni possono variare con l’area, l’habitat e la stagione (Carter & Rosas, 1997). In ogni caso il gruppo è costituito da una coppia dominante, più 1-2 cucciolate ed è altamente coesivo: i membri riposano sulla terra ferma, dormono, cacciano e si spostano insieme. Occasionalmente sono stati osservati gruppi maggiori, fino a 12-20 individui. In Suriname e Guyana la specie utilizza ampi home range (12-32 km di fiume, inclusi i suoi affluenti, o 20 kmq di lago) che possono sovrapporsi e comprendere un più piccolo territorio (2-9,6 km di fiume o 5 kmq di lago) collocato in un’area particolarmente favorevole alla caccia (Duplaix, 1980; Laidler, 1984). Il territorio è difeso attivamente dal gruppo familiare solo nella stagione secca, mentre sembra abbandonato durante la stagione delle piogge. Secondo Staib & Schenck (1994), l’home range comprende generalmente almeno un piccolo lago, numerosi ruscelli o zone paludose e una porzione di fiume. La lontra gigante mantiene diversi campsites all’interno dell’home range o aree poste lungo le sponde dei fiumi, semicircolari, pulite dalla vegetazione e usate dal gruppo familiare per attività di marking, resting e drying. Ogni campsite contiene da 1 a 5 latrine comunitarie. Le tane, anch’esse costruite lungo le sponde dei fiumi, sono spesso collocate sotto sistemi di radici o alberi caduti. La lontra gigante vocalizza frequentemente usando variazioni e combinazioni di 9 richiami di base descritti da Duplaix (1980) e Laidler (1984). La dieta è costituita principalmente di pesce, un adulto ne consuma fino a 3 kg ogni giorno. Occasionalmente possono essere cacciate prede diverse come anfibi, rettili, uccelli, crostacei (Laidler, 1984) e in un solo studio si è trovata una porzione significativa di granchi (Duplaix, 1980). Riproduzione La
maggior parte delle informazioni sulla riproduzione della specie deriva da
osservazioni condotte in cattività. La maturità
sessuale è raggiunta all’età di due anni, le femmine sono recettive
per 3-10 giorni e presentano un ciclo di 21 giorni (Duplaix, 1980). Gli
accoppiamenti sembrano avvenire più frequentemente nella stagione secca, quando
la disponibilità di risorse è più
alta (Carter & Rosas, 1997). Da uno a cinque cuccioli nascono dopo un
periodo di gestazione di 52-70 giorni. Alla nascita una lontra gigante pesa
circa 200g e misura 330 mm. Le cure parentali sono svolte da entrambi i genitori
e dai subadulti. I nuovi nati sono tenuti nella tana per 2-3 settimane prima di
essere introdotti in acqua. All’età di un mese aprono gli occhi e a 6
settimane possono essere regolarmente osservati intorno all’entrata della
tana. A due mesi iniziano i primi tentativi di pesca e solo a 3-4 mesi si
uniscono regolarmente al gruppo negli spostamenti e nella caccia. I giovani
iniziano l’attività di marking a circa 1 anno di età e raggiunta la
maturità sessuale, a 2-3 anni, abbandonano il gruppo (Schenck & Staib,
1992) e conducono vita solitaria (transient) fino all’incontro con il
partner e all’insediamento in un proprio territorio. Status
e protezione Dal
1978 l’Otter Specialist Group dell’IUCN considera la lontra gigante la più
minacciata tra le specie di lontra conosciute, ma solo recentemente la specie è
stata inserita nella categoria “minacciata
d’estinzione” nella lista rossa della World Conservation Union. Le maggiori
minacce alla
sopravvivenza della Pteronura brasiliensis risultano essere la
distruzione dell’habitat (deforestazione, dighe idroelettriche),
l’inquinamento delle acque dovuto all’attività estrattiva nelle miniere
d’oro e la crescente colonizzazione delle aree idonee all’insediamento della
specie. Anche se in misura minore al passato, il bracconaggio è ancora
frequente e la lontra gigante continua a essere cacciata per il valore della sua
pelliccia (Emory, 1990; Schenk & Staib, 1992; Bisbal,
1993). La specie è inserita nell’Appendice I della Cites (Convention of
international Trade of Endangered Species)
e protetta da leggi nazionali in ogni paese del Sud America. Partner
del progetto INPA,
Instituto Nacional de Pesquisas da Amazonia Università
degli Studi Roma Tre Gev – Guardie
Ecologiche Volontarie di Modena Si
ringrazia la Canon Italia per il prezioso supporto dato al progetto Bibliografia Brecht-Munn, M. & Munn, C.A. (1988)
The Amazon’s gregarious giant otters. Animal Kingdom, 91(5), 34-41 Carter, S.K. & Rosas, F.C.W. (1997)
Biology and conservation of the Giant Otter Pteronura
brasiliensis. Mammal Rev. Vol 27, 1, 1-26 Carter, S.K. & Rosas, F.C.W. et
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captive giant otters Pteronura brasiliensis: implications for the study
of wild populations. Acquatic mammals, 25.2,
79-90 Conroy, J.W.H., Watt, J., Webb, J.B.,
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Bolivia, Brazil. Vol.III. University of Chicago Press, Chicago & London Emmons, L.H & Feer, F. (1997)
Neotropical Rainforest Mammals, a field guide. University of Chicago Press,
Chicago & London Harris, C.J. (1968) Otters: a study of
the Recent Lutrinae. Weidenfeld & Nicolson, London
Laidler, P.E. (1984) The behavioural ecology of the giant otter in Guyana. PhD
thesis, University of Cambridge, England 296 pp MacDonald, S. Mason, C. Foster-Turley,
P. (1990) Otters: an action plan for their conservation. IUCN, SSC Otter Specialist Group. Martin, P. & Bateson, P. (1986)
Mesauring behaviour, an introductory guide. Cambridge
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C. (1997) La lontra, una vita silenziosa negli ambienti acquatici. Edagricole -
Edizioni agricole. Rosas,
F.C.W. (1993) Distribuçao e comportamento da ariranha (Pteronura
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Schenk/Staib, Frankfurt Zoological Society Voss, R.S. & Emmons, L.H. (1996)
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