Un lembo di Appennino nel cuore del Costa Rica


SAN JOSÉ (COSTA RICA) – Attraversando le foreste e i parchi della penisola di Nicoya, nel nord est del Costa Rica, si incontrano segni che riconducono a Modena e all'Appennino modenese. All'ingresso del parco nazionale Barra Honda spicca un cartello con la scritta «Hermandad con el parque regionale Sassi di Roccamalatina Italia».
Col Barra Honda è gemellato anche il Parco del Frignano e nelle bacheche della reception è esposto materiale che parla dei nostri due parchi appenninici.
Nel cuore della riserva Dona Karen, un cartello indica invece il «Centro de educacion ambiental» realizzato col «Fundo de cooperacion internacional Provincia de Modena Gev». Ed è qui che l'Amministrazione provinciale di Modena ora ha investito per produrre ossigeno, è qui che ha acquistato i 100 ettari di foresta che sarà gestita dall'associazione ecologista locale Asepaleco con interventi anche delle guardie volontarie modenesi (Gev).
Dal mirador, dove l'assessore provinciale all'Ambiente Ferruccio Giovanelli e il suo collega della Regione Guido Tampieri hanno messo a dimora due giovani arbusti, lo sguardo spazia lungo un vasto orizzonte, attratto da un verde che assume infinite sfumature: uno scrigno preziosissimo dove vivono centinaia e centinaia di specie di piante, di animali, di uccelli.
Sono le cattedrali di un Paese senza un passato particolare, dove le grandi culture come quella dei Maya non sono arrivate.
Il fascino del Costa Rica deriva dalla natura rigogliosissima, dal mare e dalle spiagge da cartolina e da quella che loro chiamano Pura Vida, cioè sole, natura e tanta tranquillità.
Il suolo acquistato dalla Provincia di Modena va ad aggiungersi ai 100 ettari rilevati in precedenza con un contributo delle Gev modenesi e agli oltre 400 acquistati dall'associazione Asepaleco. Nel cuore di questa riserva abbiamo incontrato il gruppetto di guardie volontarie venute da diverse province della regione Emilia-Romagna.
Sette sono modenesi: il presidente Paolo Pettazzoni, i docenti dell'Università di Modena Dario Sonetti e Bernardo Fratello, Luciano Vecchi di Sassuolo, Alessia Villani e Luca Regnoli di Modena, Alexander Baraldi di Novi e Laura Baldini di Montese: hanno aperto sentieri nella jungla e lavorato con le popolazioni. Al ministero dell'Ambiente, l'assessore Ferruccio Giovanelli ha affermato che anche in Italia si deve fare di più per rendere lo sviluppo più sostenibile e che per «ottenere questi obiettivi a livello mondiale è importante la collaborazione tra diversi paesi, soprattutto con quelli che vogliono avere uno sviluppo vero, un poco più sostenibile del nostro.
L'assessore Tampieri ha affermato che «è facile per paesi già sviluppati chiedere agli altri di tutelale la natura, mentre è molto più difficile per chi ha ricevuto in dono una natura così straordinaria scegliere di conservarla come via del proprio sviluppo».
di Walter Bellisi

Costa Rica 2003

Costa Rica

Pagina principale


 


© GEV Modena 1996 2006 - Il materiale pubblicato nel sito appartiene al Corpo Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Modena. Si declina ogni responsabilità sull'utilizzo di quanto pubblicato. Se ne consente la riproduzione non a scopo commerciale citandone la fonte. Ultima modifica 24 dicembre 2007.